Villaggio di S’Urbale
Il Villaggio
l villaggio conta finora una cinquantina di capanne. I vani hanno pianta circolare e sono costruiti per la maggior parte con filari di blocchi di granito locale appena sbozzati (altezza residua m 1/1,50). Spesso inglobano massi di roccia affiorante per dare maggiore stabilità alle strutture.La copertura era costituita da pali e frasche, come nelle attuali "pinnettas" dei pastori. Argilla e sughero venivano utilizzati come materiali isolati per le coperture e gli interni. Le più recenti campagne di scavo hanno interessato 11 vani situati nella parte più alta del colle, giacché questo settore del villaggio - data l'asperità del terreno - non era stato sconvolto dai lavori agricoli e quindi offriva la possibilità di indagare situazioni stratigrafiche ancora intatte.
Caratteristiche
Lo scavo di una di queste capanne, il cosiddetto "vano F" - edificato a ridosso di un grande affioramento di roccia naturale nel punto più alto della collina - ha restituito numerosi e significativi elementi culturali. L'ingresso, volto a S, presenta un breve andito strombato verso l'interno; due lastroni ortostatici delimitano il piccolo corridoio d'accesso.
Il diametro esterno misura m 7,20. Lo spessore delle murature è di m 0,90, mentre l'altezza residua è di m 0,80. Sulla parete N si osservano ancora tracce dell'intonaco di argilla che ricopriva zeppe di sughero utilizzate per tamponare piccole fessure della muratura. In prossimità dell'ingresso è stata rinvenuta una grande lastra di granito fissata attraverso numerose zeppe, che veniva utilizzata, probabilmente, come piano d'appoggio. Nel lato N-O, lastroni infissi a coltello delimitavano un piccolo ripostiglio all'interno del quale sono state rinvenute numerose fusaiole fittili di forma diversa, rocchetti, pesi da telaio troncopiramidali con foro passante, una pintadera fittile, ed altro.
L'area fu scavata per la prima volta nel 1931 da Antonio Taramelli.